Ortica (Urtica Dioica) e Alliaria (Alliaria petiolata)
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: La cucina con le erbe
Ortica
Pianta erbacea perenne, dioica (piante maschio e piante femmina), molto urticante. I fusti striscianti e radicanti, producono fusti eretti e fogliosi; sono ricoperti di peli urticanti. Le foglie, opposte, sono ovato-lanceolate, seghettate e con l'apice appuntito. I fiori, in genere insignificanti, di colore giallo-verdastro sono riuniti in infiorescenze pendule, quelli femminili, mentre quelli maschili sono eretti. Pianta di origine dell'emisfero settentrionale è infestante; cresce ovunque fino ai 1800 m. Conosciuta da sempre è stata utilizzata in vario modo: dalle flagellazioni medioevali alle produzione di tessuti. Il nome del genere Urtica deriva dal latino urens=bruciare. In cucina si utilizzano le foglie giovani, cotte, in ripieni, frittate, minestre.
http://luirig.altervista.org - Picture by Aldo De Bastiani
Alliaria
L'Alliaria (nome scientifico Alliaria petiolata (M.Bieb) Cavara & Grande) è una pianta perenne (biennale), ermafrodita, della famiglia delle Brassicaceae, alta oltre un metro, quasi glabra con odore di aglio molto persistente. Si dice che tale odore permane anche nel latte delle mucche che se ne cibano. La zona d'origine è paleotemperata, per cui è diffusa in Europa, Asia (in Cina e India settentrionale.fino all'Himalaya); ma anche nell'Africa del Nord.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
In Italia è comune e la si trova nella boscaglia in mezz'ombra e nei boschi umidi di latifoglie, o comunque ricchi di azoto e sostanze organiche (pianta sinantropa), a quote comprese fra 0 e 1700 m s.l.m.. È presente sia nella zona marina (rara) che montana (comune). È assente in Sardegna. Le foglie della pianta possono essere usate in cucina nelle insalate. In Inghilterra è abbastanza comune utilizzarla per insaporire i sandwich. Sembra che siano più digeribili di quelle dell'aglio. I giovani getti primaverili, assieme ad altre verdure, posono essere usati per preparare minestre. Arrostiti vengono usati anche in torte salate o nelle piadine. Altre parti usate: fiori, frutti e semi (simili alla senape).
BOCCONCINI DI ORTICA E ALLILARIA IN CIALDINE DI PARMIGIANO REGGIANO
Ingredienti:
(per 4 persone)
200 gr di patate
30 cimette (circa 60 gr) di ortiche
10 foglie di alliaria
pepe q.b.
sale integrale marino q.b.
olio extravergine di oliva
crema di aceto balsamico
200 gr di parmiggiano reggiano
Lessate le patate in poca acqua, quando saranno quasi tenere aggiungete le ortiche (precedentemente lavate). Fate sobbollire a fuoco lento per qualche minuto e scolate il tutto. Versate patate e ortiche nel bicchiere del minipimer, aggiungete le foglie di alliaria precedentemente lavate, un pizzico di pepe, e a piacere un poco di olio evo. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema. Se risultasse troppo densa aggiungete un po' di acqua di cottura o di semplice acqua. Mettete ora da parte questo composto. Prendete il Parmigiano Reggiano e grattatelo non troppo finemente. Scaldate una padella antiaderente e metteteci una cucchiaiata di parmigiano, stendendola leggermente con il dorso del cucchiaio in modo da darle una forma rotonda.
Quando sarà dorata con una spatola e l'aiuto di uno stuzzicadente giratela e fatela cuocere altri pochi secondi. Levatela dalla padella e adagiatela su una superficie ricurva . Con le mani, senza scottarvi, fatele aderire il più possibile allo stampo in modo che poi una folta fredde abbiano preso la forma desiderata. Procedete in questo modo per tutte le cialdine, potete ovviamente cuocerle assieme nel caso abbiate una padella di dimensioni più grandi. Quando le cialdine saranno fredde, rovesciatele su un vassoio. Prendete ora il composto di patate, ortiche e alliaria e mettetelo in una sac-à-poche con beccuccio stellato. Fate ora dei piccoli ciuffetti (allo stesso modo di come fate le meringhe) all'interno di ogni cialda. Decorate a piacere con i fiori dell'alliaria, un filino di olio evo o qualche goccia di crema di aceto balsamico.
L'uso dei rimedi omeopatici in Europa
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Attualità, cronaca
La diffusione dell'omeopatia in Italia e nel resto d'Europa.
Sempre più persone in Italia e nel reso d'Europa, si affidano all'omeopatia per curarsi e per la cura dei propri animali. La maggior diffusione si ha in Francia col 53% dei francesi che fa uso regolare di prodotti omeopatici. Questo può dipendere anche dal fatto che in Francia la tradizione omeopatica risale al 1930. Il dottor Hermann, fondatore della medicina omeopatica, si trasferì a Parigi negli ultimi anni della sua vita e diffuse le sue conoscenze in un Paese dove l'omeopatia era già utilizzata.
La memoria dell'acqua
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Attualità, cronaca
L’acqua e gli organismi viventi.
Emilio Del Giudice, il noto fisico recentemente scomparso all'età di 74 anni, descrive in questo articolo la capacità che ha l'acqua di trattenere e trasmettere informazioni e l'importanza che tutto questo ha nelle reazioni chimiche che danno luogo alla dinamica biologica.
Maggiorana (Origanum majorana)
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: La cucina con le erbe
Pianta erbacea perenne nelle zone di origine; in coltivazione può essere annuale o biennale. Forma un rizoma con molte radichette e molti fusti eretti, ramificati alti 40-60 cm, a sezione quadrangolare, lignificati alla base. Le foglie sono piccole, opposte ovato-ellittiche di colore grigio-verde, molto aromatiche. I fiori sono riuniti in una infiorescenza apicale a pannocchia, sono di colore violaceo o rosa. Il frutto è un achenio di forma ovoidale e di colore bruno. Pianta originaria delle zone dell'Africa settentrionale e dell'Asia centrale; in Italia non è" spontanea ma coltivata, specialmente nel centro-meridione perché molto sensibile alle basse temperature. In cucina si utilizzano le foglie, fresche o secche, per aromatizzare minestre, carni, insalate.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
FRITTATA DI ZUCCHINE E MAGGIORANA
Ingredienti per 4 persone:
1 zucchina
1 spicchio d'aglio piccolo
3 uova
2 cucchiai di maggiorana fresca
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Tritare l'aglio e scaldarlo in padella con dell'olio di oliva per alcuni minuti.Tagliare la zucchina a fette di un centimetro di spessore e friggerle nell'olio caldo da ambo i lati. Sbattere le uova con la maggiorana e il parmigiano, e versarle sulle fette di zucchina. Girare la frittata quando è ben dorata.
Decreto ministeriale farmaci omeopatici. Ultimo atto: le nuove tariffe e la proroga.
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Attualità, cronaca
Intervista a Marino Tomà, fondatore e Presidente di Omeocom, Comitato per difendere l'omeopatia.
Marino Tomà è un cittadino che si cura abitualmente con i farmaci omeopatici e ha fondato un Comitato per difendere l’omeopatia, www.omeocom.it. Senza nessuna pubblicità, in poco più di tre mesi ha raccolto più di 60 mila firme direttamente e quasi altre 10 mila attraverso collaborazioni, come per esempio con la rivista Terra Nuova.
Borragine (Borago officinalis)
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: La cucina con le erbe
Pianta perenne che può essere coltivata come annuale. Il fusto è eretto alto anche 30-60 cm, con foglie, di colore verde scuro, lanceolate o ovate ondulate ai margini e ricoperte di una folta e ispida peluria; hanno un sapore acidulo che ricorda quello del cetriolo. I fiori sono riuniti in una infiorescenza apicale racemosa (a grappolo); hanno 5 petali disposti a stella e sono di colore azzurro intenso, fioriscono da aprile a novembre. I frutti sono quattro acheni che rimangono dentro al calice che si chiude. Pianta originaria del bacino del mediterraneo nella sua parte orientale; è naturalizzata in Italia dove cresce spontanea dalla pianura al limite dei 1000 m. Il nome deriva dal latino borra che indica un tessuto di lana ruvida, per l'abbondanza di peli ispidi sulle foglie; Plinio ne esaltava le peculiarità per le sua caratteristiche medicinali. In cucina si utilizzano le foglie, lessate per ridurre l'impatto ispido dei peli, per ottenere ripieni e frittate.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
Le foglie giovani possono esser utilizzate crude in insalata mentre i fiori si utilizzano anche per decorare i piatti.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
ZUPPA DI BORRAGINE
Ingredienti per 4 persone:
150 gr di borragine
300 gr di foglie di lattuga
1 cipollina
3 uova intere
50 gr di parmigiano
1,5 lt di brodo vegetale
olio, sale e pepe
Scottate in acqua bollente la borragine e le foglie di lattuga, scolatele, asciugatele e tritatele finemente. Tritate finemente 1 cipollina e fate appassire a fuoco lento usando qualche cucchiaiata d'olio. Unite le verdure lessate, salate, pepate, e fate cuocere per 30 minuti. Sbattete poi le uova intere unendovi il parmigiano e le verdure cotte, rimescolando in modo da ammalgamare bene tutti gli ingredienti. Versate poi il composto in una pirofila unta d'olio e ponetelo a cuocere nel forno. Lasciatelo raffreddare e tagliatelo a listarelle. Portate ad ebollizione il brodo di carne, unite le listarelle e riportate di nuovo ad ebollizione. Levate la zuppa dal fuoco e servitela in tavola con una grattata di parmigiano e, volendo, con qualche fetta di pane abbrustolito sfregato appena con uno spicchio d'aglio.
Issopo (Hyssopus officinalis)
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: La cucina con le erbe
Pianta erbacea perenne, cespugliosa molto aromatica con un aroma di menta e sapore un poco amaro. I fusti sono eretti, quadrangolari lignificati alla base, ramificati, alti fino a 50-60 cm. Le foglie sono oblungo-lanceolate, lineari, lunghe fino a 3 cm di colore verde intenso. I fiori, di colore azzurro-violetto, raramente rosei o bianchi, sono riuniti in infiorescenze a verticillastro unilaterale; fiorisce in estate. I frutti sono acheni molto piccoli. Pianta originaria dell'Europa meridionale e dell'Asia occidentale è conosciuta e coltivata fin dall'antichità.
http://luirig.altervista.org - Picture by Marinella Miglio
In Italia è rara e spontanea solo in alcune zone montane del settentrione e cresce nei luoghi aridi e nei pascoli dalla collina fino a 1300 m; è coltivata per le sue proprietà aromatiche e ornamentali in tutta la penisola, escluse le isole.
In cucina si utilizzano i fiori e le foglie per insaporire insalate, minestre, salse, ragù e arrosti; è utilizzata in liquoristica. Di seguito una semplice e gustosa ricetta con l'utilizzo dell'isoppo e di altri aromi.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
PATATE STUFATE AGLI AROMI
Ingredienti per 4 persone:
800 g di patate novelle piccole
200 g di scalogno
3 spicchi d'aglio
4 cucchiai di olio d'oliva
5 rametti di timo, 1 rametto di issopo, 2 rametti di rosmarino, 2 rametti di ruta
1/2 tazza di brodo
sale e pepe nero da macinare
Lavate bene le patate novelle piccole e spezzettatele senza levare la buccia. Sbucciate lo scalogno e tagliatelo a spicchi, sbucciate gli spicchi d'aglio e tagliatelo a bastoncini. Fate scaldare in una padella l'olio d'oliva e il burro. Aggiungete lo scalogno e l'aglio facendoli rosolare brevemente. Unite le patate e fatele rosolare bene, girandole più volte, regolandole di sale e pepe nero da macinare. Lavate il timo, il rametto di issopo , i rametti di rosmarino e i rametti di ruta. Staccatene le foglie e tritatele finemente mescolandole con le patate. Versate 1/2 tazza di brodo, coprite la padella e fate stufare le patate a calore moderato per una trentina di minuti. Scuotete più volte la padella in modo che le patate possano cuocere in modo uniforme. Se necessario aggiungete un altro po' di brodo.
Omeopatia utile nei disturbi d’ansia e del sonno
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Casi clinici
Uno studio italiano mostra come il ricorso ai medicinali omeopatici, in alternativa agli psicofarmaci, possa servire a migliorare gli stati di ansia e i disturbi del sonno senza i dannosi effetti collaterali tipici degli psicofarmaci.
Per controllare l'ansia e l'insonnia si ricorre spesso agli psicofarmaci anche se questi possono provocare molteplici effetti collaterali. L’omeopatia, può venire in aiuto a chi soffre di disturbi d’ansia e del sonno, due problemi che sono in genere fra loro collegati. Spesso l’insonnia dipende proprio da un problema di ansia che impedisce di prendere sonno. L'insonnia, poi, può enfatizzare i sintomi ansiosi in una spirale dalla quale diventa difficile sfuggire.
Pagina 16 di 25