Borragine (Borago officinalis)
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- Categoria: La cucina con le erbe
Pianta perenne che può essere coltivata come annuale. Il fusto è eretto alto anche 30-60 cm, con foglie, di colore verde scuro, lanceolate o ovate ondulate ai margini e ricoperte di una folta e ispida peluria; hanno un sapore acidulo che ricorda quello del cetriolo. I fiori sono riuniti in una infiorescenza apicale racemosa (a grappolo); hanno 5 petali disposti a stella e sono di colore azzurro intenso, fioriscono da aprile a novembre. I frutti sono quattro acheni che rimangono dentro al calice che si chiude. Pianta originaria del bacino del mediterraneo nella sua parte orientale; è naturalizzata in Italia dove cresce spontanea dalla pianura al limite dei 1000 m. Il nome deriva dal latino borra che indica un tessuto di lana ruvida, per l'abbondanza di peli ispidi sulle foglie; Plinio ne esaltava le peculiarità per le sua caratteristiche medicinali. In cucina si utilizzano le foglie, lessate per ridurre l'impatto ispido dei peli, per ottenere ripieni e frittate.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
Le foglie giovani possono esser utilizzate crude in insalata mentre i fiori si utilizzano anche per decorare i piatti.
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ZUPPA DI BORRAGINE
Ingredienti per 4 persone:
150 gr di borragine
300 gr di foglie di lattuga
1 cipollina
3 uova intere
50 gr di parmigiano
1,5 lt di brodo vegetale
olio, sale e pepe
Scottate in acqua bollente la borragine e le foglie di lattuga, scolatele, asciugatele e tritatele finemente. Tritate finemente 1 cipollina e fate appassire a fuoco lento usando qualche cucchiaiata d'olio. Unite le verdure lessate, salate, pepate, e fate cuocere per 30 minuti. Sbattete poi le uova intere unendovi il parmigiano e le verdure cotte, rimescolando in modo da ammalgamare bene tutti gli ingredienti. Versate poi il composto in una pirofila unta d'olio e ponetelo a cuocere nel forno. Lasciatelo raffreddare e tagliatelo a listarelle. Portate ad ebollizione il brodo di carne, unite le listarelle e riportate di nuovo ad ebollizione. Levate la zuppa dal fuoco e servitela in tavola con una grattata di parmigiano e, volendo, con qualche fetta di pane abbrustolito sfregato appena con uno spicchio d'aglio.
Issopo (Hyssopus officinalis)
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- Scritto da MG Romanini
- Categoria: La cucina con le erbe
Pianta erbacea perenne, cespugliosa molto aromatica con un aroma di menta e sapore un poco amaro. I fusti sono eretti, quadrangolari lignificati alla base, ramificati, alti fino a 50-60 cm. Le foglie sono oblungo-lanceolate, lineari, lunghe fino a 3 cm di colore verde intenso. I fiori, di colore azzurro-violetto, raramente rosei o bianchi, sono riuniti in infiorescenze a verticillastro unilaterale; fiorisce in estate. I frutti sono acheni molto piccoli. Pianta originaria dell'Europa meridionale e dell'Asia occidentale è conosciuta e coltivata fin dall'antichità.
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In Italia è rara e spontanea solo in alcune zone montane del settentrione e cresce nei luoghi aridi e nei pascoli dalla collina fino a 1300 m; è coltivata per le sue proprietà aromatiche e ornamentali in tutta la penisola, escluse le isole.
In cucina si utilizzano i fiori e le foglie per insaporire insalate, minestre, salse, ragù e arrosti; è utilizzata in liquoristica. Di seguito una semplice e gustosa ricetta con l'utilizzo dell'isoppo e di altri aromi.
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PATATE STUFATE AGLI AROMI
Ingredienti per 4 persone:
800 g di patate novelle piccole
200 g di scalogno
3 spicchi d'aglio
4 cucchiai di olio d'oliva
5 rametti di timo, 1 rametto di issopo, 2 rametti di rosmarino, 2 rametti di ruta
1/2 tazza di brodo
sale e pepe nero da macinare
Lavate bene le patate novelle piccole e spezzettatele senza levare la buccia. Sbucciate lo scalogno e tagliatelo a spicchi, sbucciate gli spicchi d'aglio e tagliatelo a bastoncini. Fate scaldare in una padella l'olio d'oliva e il burro. Aggiungete lo scalogno e l'aglio facendoli rosolare brevemente. Unite le patate e fatele rosolare bene, girandole più volte, regolandole di sale e pepe nero da macinare. Lavate il timo, il rametto di issopo , i rametti di rosmarino e i rametti di ruta. Staccatene le foglie e tritatele finemente mescolandole con le patate. Versate 1/2 tazza di brodo, coprite la padella e fate stufare le patate a calore moderato per una trentina di minuti. Scuotete più volte la padella in modo che le patate possano cuocere in modo uniforme. Se necessario aggiungete un altro po' di brodo.
Omeopatia utile nei disturbi d’ansia e del sonno
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- Categoria: Casi clinici
Uno studio italiano mostra come il ricorso ai medicinali omeopatici, in alternativa agli psicofarmaci, possa servire a migliorare gli stati di ansia e i disturbi del sonno senza i dannosi effetti collaterali tipici degli psicofarmaci.
Per controllare l'ansia e l'insonnia si ricorre spesso agli psicofarmaci anche se questi possono provocare molteplici effetti collaterali. L’omeopatia, può venire in aiuto a chi soffre di disturbi d’ansia e del sonno, due problemi che sono in genere fra loro collegati. Spesso l’insonnia dipende proprio da un problema di ansia che impedisce di prendere sonno. L'insonnia, poi, può enfatizzare i sintomi ansiosi in una spirale dalla quale diventa difficile sfuggire.
Medicine non convenzionali - L’OMS ha emanato il "World Health Organization Traditional Medicine Strategy 2014-2023”.
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- Categoria: Attualità, cronaca
L'Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce nuove linee guida per le Medicine non Convenzionali
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il documento riguardante la Strategia sulle Medicine Tradizionali e Non Convenzionali per il periodo 2014-2023 che aiuterà i leader sanitari a "sviluppare soluzioni che contribuiscono ad una visione più ampia per sviluppare il concetto di salute e per aumentare l’autonomia del paziente".
Emergenza farmaci omeopatici - Petizione "Insieme per l'Omeopatia"
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- Categoria: Attualità, cronaca
Una petizione a sostegno e difesa dell’Omeopatia e dei suoi farmaci per far sì che l'AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, favorisca l’effettiva registrazione semplificata dei medicinali omeopatici attualmente presenti sul mercato, non imponendo regole inadeguate e costi sproporzionati. E' importante rispondere in tanti. Lo si può fare dal sito www.omeocom.it o dal sito della Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati www.fiamo.it.
"La situazione della registrazione dei farmaci come prospettata da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è drammatica: le aziende che hanno 2000 ceppi omeopatici in catalogo dovrebbero registrare 57 rimedi a settimana, con una spesa settimanale di 1 milione e mezzo di euro. Avete letto bene, spesa settimanale! E' evidente che i rimedi spariranno a queste condizioni!" Questa è la dichiarazione della Dott.ssa Antonella Ronchi, Presidente FIAMO Federazione Italiana dei Medici Omeopatici, che invita ad aderire alla raccolta firme di questa petizione "Insieme per l'Omeopatia". Continua la Dott.ssa Ronchi:" come FIAMO ci stiamo muovendo, insieme a tutte le altre Associazioni e in collaborazione con le aziende, per preparare non solo la necessaria protesta, ma anche delle proposte operative che tengano conto della realtà peculiare del marcato farmaceutico omeopatico, alla luce delle soluzioni che altri paesi europei hanno trovato".
L’Istituto Omiopatico Italiano 1883-2013: i 150 anni della storica istituzione torinese
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Nell’ottobre del 1883 un gruppo di medici omeopatici, sotto la presidenza del Dott. Giuseppe Bonino di Torino, si riunì a Roma per fondare l’ISTITUTO OMIOPATICO ITALIANO, col proposito di aprire pubblici dispensari omeopatici nelle principali città del Regno, di pubblicare un periodico trimestrale e stabilire premi annuali per incoraggiare le conoscenze omeopatiche e le ricerche cliniche.
Nel Congresso tenutosi a Firenze il 20 settembre 1885 si approvava la proposta di aprire dispensari a Roma, Napoli, Milano e Venezia continuando a funzionare quelli già esistenti a Torino, Genova, Voltri e Forlì; inoltre si approvava la pubblicazione della rivista “ L’Omiopatia in Italia ”, organo ufficiale dell’Istituto. Con Regio Decreto del 24 Gennaio 1886 l’Istituto era riconosciuto Ente Morale acquistando così la facoltà di accettare donazioni, lasciti, ecc. Cominciava così la vita dell’Istituto Omiopatico Italiano con un numero cospicuo di Soci, fra i quali si annoveravano personalità del mondo scientifico, dell’aristocrazia, della politica, sotto la guida di un Comitato Direttivo a capo del quale si trovava, acceso da giovanile entusiasmo, il Dott. Bonino.
La leishmaniosi
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In tutti i Paesi dell’Europa meridionale, Italia compresa, i flebotomi, conosciuti come pappataci, sono responsabili della trasmissione di Leishmania infantum, protozoo (parassita) della leishmaniosi umana, viscerale e cutanea, e della leishmaniosi canina.
La leishmaniosi è una malattia parassitaria causata da un protozoo, la Leishmania. Sono diverse le specie di Leishmania diffuse nel mondo. In Italia (come nei Paesi dell’Europa meridionale) è diffusa Leishmania infantum. Questo parassita viene trasmesso attraverso la puntura di un pappatacio (flebotomo) infetto in prevalenza al cane, ma anche alle persone.
La preparazione dei rimedi omeopatici
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- Categoria: Rimedi
I rimedi omeopatici sono ottenuti a partire da elementi che possono essere vegetali, minerali e animali.
I metodi di preparazione dei rimedi omeopatici variano in base al materiale di partenza. I componenti di origine animale o vegetale possono essere manipolati interi o a pezzi, a seconda della dimensione e della densità. Le sostanze insolubili in acqua, ad esempio i metalli, vengono legati con cristalli di lattosio e triturati fino a ottenere una polvere sufficientemente fine da sciogliersi in acqua. Anche gli elementi cristallini, i semi e i chicchi, se duri, grandi o insolubili in acqua, possono essere polverizzati prima di essere utilizzati.
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