Quattrozampe alle terme
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Alla Casa di Cura Veterinaria Quattrozampe alle Terme, la priorita' e' il benessere e la salute dei nostri amici animali, il tutto in un'atmosfera rilassata e divertente per tornare a muoversi senza paure o stress.
Omeopatici e farmacista preparatore
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Molti medicinali, e gli omeopatici ne sono pesantemente coinvolti, rischiano di scomparire dal commercio in Italia a causa dell'intricata questione relativa alla registrazione. Il medico e il veterinario verrebbero cosi privati di strumenti che limitano la libertà di cura del paziente oppure lo costringono a reperire all'estero particolari rimedi omeopatici.
Per l'approvvigionamento di quei medicinali e anche per quelle forme farmaceutiche, ad esempio gocce oppure granuli, che non dovessero essere più reperibili in commercio, il galenico omeopatico preparato in farmacia potrebbe essere una soluzione?
Secondo i farmacisti, giunti numerosi da tutta Italia al Convegno SIOMI di Firenze del 23 novembre scorso dove si è discusso de - "Il medicinale omeopatico e antroposofico. Dalla legislazione alla preparazione in farmacia", la preparazione da parte del farmacista di galenici omeopatici potrebbe essere una possibile soluzione al problema.
Ostacoli burocratici all’uso di medicamenti omeopatici in animali
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Come ormai abbiamo scritto in numerosi articoli precedenti, in Italia la reperibilità dei medicinali omeopatici e antroposofici è a rischio a causa di incertezze e ritardi legislativi.
L’applicazione delle direttive europee ha infatti equiparato il medicinale omeopatico a quello convenzionale senza tener conto delle sue peculiarità e del fatto che, in questo caso, siamo di fronte a un mercato completamente differente. Le procedure e costi previsti per le registrazioni renderanno di fatto impossibile il mantenimento dei prodotti attualmente in commercio dopo la fine del 2015, termine dopo il quale potrà essere messo in commercio solo un medicinale che abbia ottenuto l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio, secondo precise regole.
Cerfoglio (Anthriscus cerefolium)
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Pianta erbacea biennale. Il fusto è eretto e scanalato, alto fino a 50-60 cm, cavo con la tendenza a divenire rosso in autunno, fortemente aromatico. Le foglie, eleganti, sono verdi, alterne e sottili, profondamente incise (simili al prezzemolo ma più piccole) lungamente picciolate. I fiori sono bianchi riuniti in infiorescenze ad ombrella compaiono a maggio-giugno. I frutti sono diacheni nerastri con un lungo esile becco, lunghi circa 1 cm. Pianta di origine caucasica, importata in Europa dai Romani, è ormai naturalizzata anche in Italia dove si trova negli incolti freschi; il nome Anthrìscus deriva dal greco anthos = fiore + rhyschos = di siepe.
Omeopatia, la più diffusa fra le medicine non convenzionali riconosciute
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La collocazione della medicina omeopatica fra le medicine non convenzionali necessità di alcune precisazioni dal momento che viene alla luce all’interno della cultura occidentale europea ispirata dalla scienza galileiana, basata sul metodo scientifico espresso con linguaggio matematico e sull'esperimento come strumento fondamentale dell'indagine sulle leggi della natura.
La ricerca di una metodologia medica che mirasse al raggiungimento di risultati terapeutici ripetibili e fosse esente da effetti indesiderati, portò Samuel Hahnemann, medico e chimico tedesco, alla formulazione dell’omeopatia, da lui definita nel 1796 la medicina dell’esperienza.
Nuova legge regionale: il Veneto vieta la catena ai cani e agli animali d’affezione
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- Categoria: Pet notizie
Il Consiglio regionale veneto ha approvato una legge che vieta di tenere gli animali d’affezione a corda o a catena salvo che per ragioni sanitarie o di sicurezza documentabili e certificate dal veterinario.
LEGGE REGIONALE n. 17 del 19 giugno 2014 - Modifica della legge regionale 28 dicembre 1993, n. 60 "Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo" e successive modificazioni"
Aneto (Anethum graveolens L.fam. Umbelliferae)
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Pianta erbacea annuale (o biennale), molto aromatica. Il fusto è eretto, striato solcato e cavo, alto fino a 60 cm. Le foglie, alterne, sono incise con la lamina laciniata finemente ( filiforme); molto aromatiche. I fiori, gialli e piccoli, sono riuniti in infiorescenze ad ombrella e compaiono in estate. I frutti sono due acheni gialli, molto aromatici. Pianta di origine asiatica sud occidentale e naturalizzata in Europa meridionale, cresce spontanea in pianura e in collina ma è anche coltivata come specie condimentaria; ama il pieno sole.
Ortica (Urtica Dioica) e Alliaria (Alliaria petiolata)
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Ortica
Pianta erbacea perenne, dioica (piante maschio e piante femmina), molto urticante. I fusti striscianti e radicanti, producono fusti eretti e fogliosi; sono ricoperti di peli urticanti. Le foglie, opposte, sono ovato-lanceolate, seghettate e con l'apice appuntito. I fiori, in genere insignificanti, di colore giallo-verdastro sono riuniti in infiorescenze pendule, quelli femminili, mentre quelli maschili sono eretti. Pianta di origine dell'emisfero settentrionale è infestante; cresce ovunque fino ai 1800 m. Conosciuta da sempre è stata utilizzata in vario modo: dalle flagellazioni medioevali alle produzione di tessuti. Il nome del genere Urtica deriva dal latino urens=bruciare. In cucina si utilizzano le foglie giovani, cotte, in ripieni, frittate, minestre.
http://luirig.altervista.org - Picture by Aldo De Bastiani
Alliaria
L'Alliaria (nome scientifico Alliaria petiolata (M.Bieb) Cavara & Grande) è una pianta perenne (biennale), ermafrodita, della famiglia delle Brassicaceae, alta oltre un metro, quasi glabra con odore di aglio molto persistente. Si dice che tale odore permane anche nel latte delle mucche che se ne cibano. La zona d'origine è paleotemperata, per cui è diffusa in Europa, Asia (in Cina e India settentrionale.fino all'Himalaya); ma anche nell'Africa del Nord.
http://luirig.altervista.org - Picture by Andrea Moro
In Italia è comune e la si trova nella boscaglia in mezz'ombra e nei boschi umidi di latifoglie, o comunque ricchi di azoto e sostanze organiche (pianta sinantropa), a quote comprese fra 0 e 1700 m s.l.m.. È presente sia nella zona marina (rara) che montana (comune). È assente in Sardegna. Le foglie della pianta possono essere usate in cucina nelle insalate. In Inghilterra è abbastanza comune utilizzarla per insaporire i sandwich. Sembra che siano più digeribili di quelle dell'aglio. I giovani getti primaverili, assieme ad altre verdure, posono essere usati per preparare minestre. Arrostiti vengono usati anche in torte salate o nelle piadine. Altre parti usate: fiori, frutti e semi (simili alla senape).
BOCCONCINI DI ORTICA E ALLILARIA IN CIALDINE DI PARMIGIANO REGGIANO
Ingredienti:
(per 4 persone)
200 gr di patate
30 cimette (circa 60 gr) di ortiche
10 foglie di alliaria
pepe q.b.
sale integrale marino q.b.
olio extravergine di oliva
crema di aceto balsamico
200 gr di parmiggiano reggiano
Lessate le patate in poca acqua, quando saranno quasi tenere aggiungete le ortiche (precedentemente lavate). Fate sobbollire a fuoco lento per qualche minuto e scolate il tutto. Versate patate e ortiche nel bicchiere del minipimer, aggiungete le foglie di alliaria precedentemente lavate, un pizzico di pepe, e a piacere un poco di olio evo. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema. Se risultasse troppo densa aggiungete un po' di acqua di cottura o di semplice acqua. Mettete ora da parte questo composto. Prendete il Parmigiano Reggiano e grattatelo non troppo finemente. Scaldate una padella antiaderente e metteteci una cucchiaiata di parmigiano, stendendola leggermente con il dorso del cucchiaio in modo da darle una forma rotonda.
Quando sarà dorata con una spatola e l'aiuto di uno stuzzicadente giratela e fatela cuocere altri pochi secondi. Levatela dalla padella e adagiatela su una superficie ricurva . Con le mani, senza scottarvi, fatele aderire il più possibile allo stampo in modo che poi una folta fredde abbiano preso la forma desiderata. Procedete in questo modo per tutte le cialdine, potete ovviamente cuocerle assieme nel caso abbiate una padella di dimensioni più grandi. Quando le cialdine saranno fredde, rovesciatele su un vassoio. Prendete ora il composto di patate, ortiche e alliaria e mettetelo in una sac-à-poche con beccuccio stellato. Fate ora dei piccoli ciuffetti (allo stesso modo di come fate le meringhe) all'interno di ogni cialda. Decorate a piacere con i fiori dell'alliaria, un filino di olio evo o qualche goccia di crema di aceto balsamico.
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