Agricoltura biologica - Italia prima in europa
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Agricoltura
Cresce a ritmi vertiginosi sia la domada sia l'offerta di prodotti biologici e l'Italia si conferma prima in europa nel settore.
L'Italia si conferma prima in europa nel settore dell'agricoltura biologica. Nonostante (come risulta da una prima analisi dei dati forniti al ministero delle Politiche agricole dagli Organismi di controllo attivi al 31 dicembre 2010) il numero degli operatori del settore sia sceso a 47.663, rispetto ai 48.509 registrati alla fine del 2009. Infatti, a conferma di una sempre maggiore specializzazione e professionalità di chi interviene lungo la filiera «bio», a questo calo del dato generale (-1,7%) fa seguito un aumento sia delle figure professionali addette alla produzione e trasformazione sia degli operatori addetti alla vendita al dettaglio. Che il settore sia in continua evoluzione è evidenziato anche dal confronto tra i dati del Sinab e del Censimento generale dell'agricoltura, diffusi nei giorni scorsi. Nel 2000, data dell'ultima rilevazione dell'Istituto di statistica, l'agricoltura bio costituiva il 7,9% della superficie agricola utile totale, mentre nel 2010 l’8,6 per cento; le aziende agricole sono invece passate dal 2,1 al 2,6 per cento.
Animali domestici scudo per le allergie infantili
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Pet notizie
Gli animali domestici fanno da scudo alle allergie infantili
Tenere un cane o un gatto in casa non aumenta il rischio per i bambini di diventare allergici agli animali domestici, ma al contrario puo' proteggerli nei confronti di questo disturbo. Lo dimostra un nuovo studio pubblicato sulla rivista Clinical & Experimental Allergy coordinato da Ganesa Wegienka del Dipartimento di scienze della sanita' pubblica del Henry Ford Hospital di Detroit, Usa.
Pet passport
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Pet notizie
Dal 4 luglio passaporto per tutti.
Dal 4 luglio 2011 tutti i cani, gatti e furetti che viaggiano al seguito dei proprietari verso l'Europa o all'interno del territorio comunitario devono essere identificati mediante microchip. Lo prevede il Regolamento 998/2003. La data del 4 luglio segna la fine di un periodo di transizione durato otto anni, durante il quale sia il tatuaggio che il microchip erano accettati come strumento di identificazione per questi animali.
Pet Therapy, le nuove frontiere
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Pet notizie
Attivita’ e terapie svolte con l’ausilio degli animali
Dall’Alzheimer negli anziani al dilagante bullismo nei piu’ giovani, passando per le tossicodipendenze e i pazienti usciti dal coma: si allarga sempre piu’ la fascia di patologie e di soggetti che beneficiano della Pet Therapy, attivita’ e terapie svolte con l’ausilio degli animali. Ad affermarlo, in un recente rapporto, e’ l’Istituto Superiore di Sanita’.
In Italia, sottolinea lo studio, non esiste una legislazione specifica nel settore, sebbene vi sia stato un accordo Stato-Regioni. Si e’ sancito che ‘’la Pet Therapy fa bene ma, tra l’altro, non essendo una prestazione erogata dal Servizio Sanitario Nazionale - afferma la dottoressa Francesca Cirulli dell’Iss -, solo le Regioni piu’ ricche possono permettersi di avviare progetti negli ospedali pubblici’’.
Attivita’ e Terapie assistite con i ‘pet’ (letteralmente l’animale domestico da ‘accarezzare’) sono un lavoro di equipe: sono coinvolti medici e psicologi, insegnanti e assistenti sociali, veterinari, etologi, addestratori, istruttori e conduttori del pet.
Gli esperti distinguono tre tipologie di Pet Therapy:
1) Attivita’ con l’ausilio degli animali (AAA, Animal-Assisted Activities) finalizzate a migliorare la qualita’ della vita di alcune persone;
2) Terapie con l’ausilio degli animali (AAT, Animal-Assisted Therapies): interventi terapeutici con un protocollo e precisi obiettivi. Si tratta di una co-terapia complementare che integra le terapie accademiche normalmente usate;
3) In alcune scuole piu’ avanzate sta prendendo piede l’EducazioneAssistita dagli Animali (EAA): ha caratteristiche intermedie rispetto alle precedenti ed e’ volta ad una maggiore interazione dei bambini con l’ambiente. Sembrano migliorare il rendimento scolastico e i rapporti sociali oltre a ridurre i fenomeni di bullismo, di devianza e di abbandono della scuola.
Nei bambini i disturbi piu’ trattati vanno dalle difficolta’ di linguaggio e di apprendimento ai ritardi mentali, dall’iperattivita’ all’autismo, fino alla sindrome di Down. Nei bimbi ospedalizzati il rapporto con un pet puo’ diminuire la paura della malattia e lo stress del ricovero e velocizzare la guarigione. Negli anziani le patologie piu’ trattate sono la demenza senile, l’Alzheimer e le disabilita’.
Le Terapie Assistite riducono negli anziani, spesso soli e privi di affetti, la depressione, l’irritabilita’ e l’agitazione, oltre ad aumentare l’interazione sociale in ospedali e case di riposo. E’ poi dimostrato che nei casi di infartuati la presenza di un animale domestico aumenta anche le possibilita’ di sopravvivenza. Le Terapie Assistite hanno efficacia anche nei pazienti psichiatrici ma buoni risultati sono stati riscontrati anche con ex tossicodipendenti, persone uscite dal coma, ipovedenti e malati in fase terminale.
QUALI ANIMALI: il co-terapeuta per eccellenza e’ il cane (impiegato nell’80% dei casi, verso bambini, adulti o anziani). Il gatto e’ scelto, vista la sua indipendenza, per le persone sole e che si muovono con difficolta’.
Il cavallo viene utilizzato con grandi risultati nell’ippoterapia e a beneficiarne sono soprattutto bambini affetti da autismo e sindrome di Down, disabili, persone con problemi motori e comportamentali. Ottimo ‘dottore’ e’ anche il delfino, soprattutto nei pazienti depressi e con disordini della sfera emozionale e mentale o autistici. Criceti e conigli sono indicati per i bambini che attraversano una fase difficile della loro crescita. Ma e’ stato dimostrato anche che, molto semplicemente, osservare pesci in acquario agisce da antistress, riducendo la tachicardia e le tensioni muscolari. E che gli anziani trovano benefici nel prendersi cura abitualmente di uccelli (soprattutto pappagalli). A volte sono coinvolti anche asini, capre, mucche.
Un censimento dell’Iss in Emilia-Romagna ed uno studio in alcune regioni italiane, hanno mostrato una realta’ estremamente composita ed un crescente interesse verso questa disciplina. In mancanza di una legislazione che regoli AAA e AAT l’Istituto Superiore di Sanita’ sta incrementando gli sforzi per regolare queste attivita’.
‘’E’ auspicabile - sottolinea l’Iss - che, in futuro, gli sforzi congiunti dei professionisti, sostenuti dal fondamentale contributo delle istituzioni e delle normative, siano in grado di rimodellare alcuni schemi culturali, sociali e forse anche metodologici che ostacolano lo sviluppo di questa disciplina’’.
di Enrica Di Battista
Fonte Ansa
Regolamento BH - Prova per cani e padroni buoni cittadini
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Pet notizie
L'Enci ha pubblicato il regolamento BH: prova per cani e padroni buoni cittadini
Il regolamento è in vigore dal 1 marzo 2011 ed è stato approvato dal Consiglio Direttivo del 24 febbraio su parere conforme della Commissione Tecnica Centrale del 14 gennaio scorso. Prima di essere ammessi alla prova di BH i cani verranno sottoposti ad un test di equilibrio caratteriale. Parte integrante della prova di equilibrio è la verifica dell'identità (esame e verifica del tatuaggio o microchip). I cani che non possono essere identificati, sono esclusi dall'ulteriore partecipazione alla prova. I cani che non superano la prova di equilibrio caratteriale, non possono continuare la prova.
HACCP - Gli adempimenti
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: HACCP - Autocontrollo alimentare
Le persone che manipolano alimenti hanno la responsabilità di garantire che questi non siano causa di danni alla salute dei consumatori.
Il piano di autocontrollo HACCP prevede la stesura di un documento obbligatorio che deve essere redatto da ogni azienda alimentare. Tale documento dovrà essere sistematicamente compilato e aggiornato, al fine di dimostrare il proprio modo di operare in un ottica di prevenzione dei pericoli connessi con la manipolazione e la conservazione degli alimenti. Il piano di autocontrollo alimentare non presuppone a priori un’assenza di conformità, documenta invece un’assunzione di responsabilità tendente ad individuare e a risolvere tempestivamente, annotando tutto su apposita modulistica, eventuali situazioni critiche che possono manifestarsi nelle varie fasi di lavorazione. L’autocontrollo non deve quindi essere ridotto ad una semplice esecuzione di analisi. Si basa invece sull’osservazione e la prevenzione dei pericoli mediante l'applicazione di adeguate procedure operative, e, principalmente, sulla formazione e il coinvolgimento di tutto il personale. Un piano di autocontrollo HACCP tiene conto delle cosiddette “buone pratiche di lavorazione” o "procedure di corretta prassi igienica", intendendo come tali l'insieme delle corrette metodiche di lavoro, le pratiche di pulizia e disinfezione, il controllo dei mezzi di trasporto, delle attrezzature e della manipolazione dell'alimento lungo le varie fasi della lavorazione.
HACCP - L'igiene e la sicurezza alimentare
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: HACCP - Autocontrollo alimentare
E’ noto quanto siano importanti per il consumatore l'igiene e la sicurezza degli alimenti. Una garanzia per il rispetto di questi fondamentali requisiti risiede innanzitutto in un’adeguata gestione e cura di attrezzature e ambienti dove si svolgono le varie fasi di lavorazione degli alimenti e nell’osservanza di corretti comportamenti da parte degli operatori occupati ai vari livelli della filiera alimentare nelle attività di manipolazione, conservazione e distribuzione.
Le piante sono sensibili ai rimedi omeopatici?
- Dettagli
- Scritto da MG Romanini
- Categoria: Attualità, cronaca
Intervista alla Prof. Lucietta Betti dell'Università di Bologna.
Un interessante intervista alla Prof.ssa Lucietta Betti, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali (DiSTA), Facoltà di Agraria, Università di Bologna. Si parla dei vantaggi dell’uso di modelli vegetali per la ricerca di base in omeopatia. Secondo la prof. Betti si tratta, infatti, di modelli che permettono di lavorare con una grande base di dati e quindi di applicare una corretta ed approfondita analisi statistica; non presentano problemi di tipo etico e le sperimentazioni sono effettuabili con costi e tempi limitati.
Pagina 21 di 25