I rimedi omeopatici sono ottenuti a partire da elementi che possono essere vegetali, minerali e animali.
I metodi di preparazione dei rimedi omeopatici variano in base al materiale di partenza. I componenti di origine animale o vegetale possono essere manipolati interi o a pezzi, a seconda della dimensione e della densità. Le sostanze insolubili in acqua, ad esempio i metalli, vengono legati con cristalli di lattosio e triturati fino a ottenere una polvere sufficientemente fine da sciogliersi in acqua. Anche gli elementi cristallini, i semi e i chicchi, se duri, grandi o insolubili in acqua, possono essere polverizzati prima di essere utilizzati.
Nota importante: le immagini e le descrizioni seguenti sono delle semplici raffigurazioni delle varie fasi di preparazione di un rimedio omeopatico. I rimedi omeopatici non possono essere autoprodotti perchè la preparazione vera e propria richiede che siano rispettati rigidi e precisi protocolli produttivi. Solo aziende e distributori qualificati possono produrre e commercializzare i rimedi omeopatici fornendo le indispensabili garanzie di qualità, sicurezza ed efficacia del prodotto.
Le fasi della preparazione
1
Porzioni di piante quali foglie, radici e fiori e alcune sostanze ottenute da animali, vengono triturate finemente. Altri materiali vengono disciolti in acqua o macinati.
2
La sostanza viene depositata in un capiente recipiente di vetro, contenente una soluzione di alcol e acqua distillata (in genere il 90% di alcol e il 10% di acqua).
3
Il composto viene lasciato macerare per un determinato tempo, variabile a seconda dei casi. Se si tratta di materiali vegetali, possono essere necessari diversi giorni o settimane, mentre con le miscele minerali occorre passare subito alla fase successiva. Le miscele che richiedono tempi di infusione più lunghi e bene siano di tanto in tanto agitate.
4
Trascorso il tempo richiesto per la macerazione, la miscela viene filtrata o schiacciata sotto una pressa per estrarne il liquido. Il liquido così ricavato, la "tintura madre", viene conservato in un flacone di vetro scuro.
5
Una goccia di tintura madre viene diluita in una miscela di alcol puro e acqua distillata. Le scale più comuni sono, la decimale e la centesimale (nella seguente figura un esempio di scala centesimale).
6
La miscela così ottenuta viene quindi scossa energicamente o battuta su una superficie dura, secondo le procedure di "succussione" stabilite da Hahneman, per essere "dinamizzata".
7
Al termine della prima succussione, si ripetono un certo numero di volte le fasi 5 e 6 fino ad ottenere la diluizione voluta. Ad ogni fase la miscela che ne risulta viene diluita in un'altra, a base di alcol puro e acqua distillata. Si raggiunge così il grado di diluizione richiesto, ovvero la potenza richiesta al rimedio. Secondo le teorie formulate da Hahnemann quanto più è alta la diluizione, tanto più è forte e alto il numero, o "potenza". Un medicinale poco diluito è più debole e ha un numero, o potenza, inferiore (come descritto nella seguente figura).
8
Quando si raggiungono la forza e la potenza richieste, con alcune gocce del prodotto ottenuto si impregnano delle compresse, pillole, granuli o polveri, che vengono poi conservate in appositi flaconi.