Ambulatorio veterinario Dott.ssa Romanini - Salsomaggiore Terme - Parma

Omeopatia - insonniaUno studio italiano mostra come il ricorso ai medicinali omeopatici, in alternativa agli psicofarmaci, possa servire a migliorare gli stati di ansia e i disturbi del sonno senza i dannosi effetti collaterali tipici degli psicofarmaci.

Per controllare l'ansia e l'insonnia si ricorre  spesso agli psicofarmaci anche se questi possono provocare molteplici effetti collaterali. L’omeopatia, può venire in aiuto a chi soffre di disturbi d’ansia e del sonno, due problemi che sono in genere fra loro collegati. Spesso l’insonnia dipende proprio da un problema di ansia che impedisce di prendere sonno. L'insonnia, poi, può enfatizzare i sintomi ansiosi in una spirale dalla quale diventa difficile sfuggire.

Omeopatia - insonniaL’insonnia e i disturbi del sonno inducono anche tutta una serie di problemi quali l’alterazione di alcune funzioni neurologiche, come la memoria e la capacità di concentrazione, e di tipo fisiologico, come alterazioni nelle funzioni del sistema immunitario e nella produzione ormonale.

Si  ricorre allora agli psicofarmaci che producono in genere risultati immediati, ma che a lungo termine determinano l'insorgere di diversi effetti indesiderati come la dipendenza e la necessità di aumentare via via le dosi per ottenere nel tempo gli stessi risultati.

Il dott. Luigi Coppola e il dott. Fabio Montanaro, del Dipartimento di Nutrizione e Medicina Complementare dell’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento, con uno studio di tipo osservazionale, hanno cercato delle vie alternative all'impiego degli psicofarmaci. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Homeopathy.

I ricercatori italiani hanno coinvolto 71 pazienti, di cui 21 uomini e 50 donne, dopo che gli era stata formulata una diagnosi di disturbo ansioso,  ai quali è stata prescritta una cura omeopatica per un periodo di tempo di 30 giorni.

Al termine della cura ai pazienti è stato chiesto di riportare la propria esperienza, relativamente al numero di risvegli notturni e al numero di ore trascorse senza poter dormire, su un questionario denominato “STAI-Y”.

I risultati finali, in base alle risposte ottenute, hanno evidenziato un significativo miglioramento del punteggio STAI-Y, con una riduzione del numero di risvegli notturni del 42% e quindi con un netto miglioramento della qualità del sonno.

Nonostante lo studio non sia stato di tipo RCT (Randomized Controlled Trial), i risultati sono comunque incoraggianti e meritano sicuramente un'indagine più approfondita. Secondo i ricercatori, sulla base dei risultati ottenuti,  l’omeopatia può offrire una valida alternativa agli psicofarmaci nel trattamento dei disturbi del comportamento e psicologici su base ansiosa.